Emerso lentamente, quasi pagina per pagina, dalle carte di Miguel Pereira dopo più di un decennio dalla sua morte, nella fase di riordino di quello che aveva definito il suo ‘babilonico archivio’, questo libro è un esempio sui generis di lettura memorialistica, che dà conto di un’istituzione e di una vicenda umana letteralmente uniche. Infatti il Cimitero Militare Brasiliano di Pistoia fu l’unico cimitero di guerra del Brasile, che solo nel 1944 si era unito alle forze alleate; e l’autore di questo libro ne è stato l’unico responsabile dal 1947 fino alla chiusura nel 1960, quando vennero esumati e riportati in patria i resti dei pracinhas della FEB (Força Expedicionária Brasileira) che avevano combattuto sulla Linea Gotica nell’inverno del 1944-45.Uomo di pace collocato in un’istituzione nata dalla guerra, Miguel Pereira ha affidato a queste pagine le sue riflessioni sul proprio ‘destino straordinario’, con una scrittura per niente auto-celebrativa ma radicata in un senso del dovere e del rispetto che erano il portato della sua formazione e appartenenza militare, quale si avverte soprattutto nelle prime pagine, e in una spiritualità profonda che viene man mano in luce col proseguire della riflessione.
La prima parte del libro riporta alle origini del Cimitero e illustra le funzioni del suo zelador, la seconda offre una cronaca quasi quotidiana delle attività che vi si svolgevano: la sepoltura dei resti di soldati brasiliani ritrovati nei luoghi di combattimento; le cerimonie che si celebravano per la ricorrenza del 2 novembre e nelle date delle vittorie più significative riportate dalla FEB, fino all’ultima, la cerimonia di inizio dell’esumazione il 5 ottobre 1960; le visite di autorità brasiliane e italiane, di familiari dei soldati sepolti o di turisti brasiliani, che non mancavano di far tappa a Pistoia, ma anche di italiani e in particolare pistoiesi, i quali sentivano il ‘cimitero brasiliano’ come una presenza sacra nel territorio della città. Tutti questi aspetti sono documentati da un’ampia scelta di fotografie tratte dall’Archivio Storico Miguel Pereira.
L'Autore
iguel Pereira (Santo Amaro, RS, Brasile 1918 – Pistoia 2003), dopo aver combattuto nella Força Expedicionária Brasileira (FEB) nell’invenrno 1944-45, è stato l’incaricato (zelador) del Cimitero Militare Brasiliano di Pistoia negli anni 1947-60. Il cimitero era stato istituito nel 1944 per seppellire i corpi dei soldati della FEB caduti al fronte; nel 1960 le spoglie vennero esumate e riportate in patria, dove vennero collocate nel Monumento Nacional aos Mortos da Segunda Guerra Mondial di Rio de Janeiro. L’incarico di zelador fu poi rinnovato a Pereira a partire dall’inaugurazione del Monumento Votivo Militare Brasiliano di Pistoia (1966), collocato nel medesimo sito del Cimitero. Ha svolto il suo incarico alle dipendenze del Consolato Brasiliano di Firenze dal 1947 fino al 1967 e, successivamente, alle dipendenze dell’Ambasciata Brasiliana di Roma. Sposato con Giuliana Menichini, pistoiese, con cui ha avuto quattro figli, ha vissuto a Pistoia fino alla morte.
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SKU: ISBN 9788832874211
€ 18,00Prezzo
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