Ottobre 1975. Una giovane insegnante francese sbarca con le sue bimbette di 3 e 4 anni nell’aeroporto di una Phnom Penh devastata dalla “Guerra di Liberazione” cambogiana, dopo avere vissuto 6 anni nella Cina maoista con il marito. Imparerà presto sulla propria pelle quale sia la realtà del regime parossistico dei Khmer Rossi, l’orrore della Kampuchea Democratica, l’assurdo delle irreggimentazioni, le follie dell’ideologia, il dramma delle epurazioni, la tragedia delle sparizioni, la violenza delle purghe. È l’unica straniera ammessa nel gruppo dei dirigenti del Paese, dove il regime la sfrutta come traduttrice e lavoratrice: gli altri sono stati espulsi o giustiziati. Guardata di traverso in quanto straniera, e sempre sospettata di essere comunque una spia nemica, subisce l’emarginazione, patisce la fame e la solitudine, soffre per l’allontanamento delle figlie affidate alle nutrici di regime. Anche il marito, alto dirigente dello Stato nuovo, la tratta duramente. Eppure, insensibile alle privazioni, al disagio, alla diffidenza e all’ostilità che le manifestano i compagni e i quadri del Partito Comunista di Kampuchea, combatte per un avvenire in cui crede con tutte le proprie forze. A poco a poco, però, il sogno si offusca e la quotidianità diventa prima insostenibile, poi spaventosa. Nasce la paura, seguita dalla disperazione. Per amore delle figlie e nuovamente incinta di un bambino, intraprende una lotta disperata per sopravvivere. Prima condividendo la vita dei vertici del potere dei Khmer Rossi, poi, nel momento della fuga, durante un esodo allucinante attraverso una Cambogia devastata. Con grande forza di animo.
Questo è il suo racconto scarno e avvincente, inquietante e commovente: il racconto di un’esperienza terribile, l’unica testimonianza di una occidentale sotto il regime della spaventosa e orwelliana «Angkar», responsabile di un genocidio fra i più terribili della storia.
L'Autore
Laurence Picq, nata nel 1947 a Pont-Sainte-Maxence, nel dipartimento dell’Oise, in Francia, primogenita di tre fratelli, ha avuto il privilegio di essere la prima ragazza del paese, dopo i figli di una coppia di docenti, a frequentare il liceo. Lì è nato il suo desiderio di diventare insegnante, per offrire a tanti la possibilità di migliorare la propria condizione sociale. In Francia conosce uno studente cambogiano, Suong Sikoeun, nato nel 1937. Nel 1967 si sposano. Dopo il colpo di Stato del 1970 la coppia si unisce al principe Norodom Sihanouk (1922-2012) e al Fronte Unito Nazionale di Kampuchea, egemonizzato dalle forze comuniste, nell’esilio di Pechino, nella Cina maoista. Dopo la presa del potere dei Khmer Rossi a Phnom Penh, il 17 aprile 1975, Laurence, assieme alle loro due figlie, Narén e Sokha, raggiunge nella capitale cambogiana il marito Sikoeun, avviato a divenire un alto dirigente del regime. Vicinissimo a Pol Pot (1925-1998), Sikoeun è attivo al fianco di Ieng Sary (1925-2013), il ministro degli Esteri della Kampuchea Democratica, accusato di genocidio il 16 dicembre 2009 dal Tribunale speciale della Cambogia e sottratto alla sentenza dalla morte. Attraversati per intero gli anni terribili del regime fino all’invasione delle truppe vietnamite, il 7 gennaio 1979 Laurence, Narén e Sokha fuggono, raggiungendo la Francia il 24 dicembre 1980. Nel 1984, Laurence pubblica Au-delà du ciel. Cinq ans chez les Khmers rouges ‒ il libro qui tradotto in italiano in edizione ampliata ‒, di cui nel 1989 esce, negli Stati Uniti, una traduzione in inglese con il titolo Beyond the Horizon: Five Years with the Khmer Rouge. Nel 1985 riceve il Prix littéraire de l’Asie dall’Association des écrivains de langue française. Nel 2013 pubblica un secondo libro, Le Piège khmer rouge, con prefazione del giornalista Arnaud Vaulerin.
Giornalista, autore e traduttore, Marco Respinti è direttore responsabile del periodico accademico The Journal of CESNUR e di Bitter Winter: A Magazine on Religious Liberty and Human Rights, entrambi pubblicati dal Centro Studi sulle Nuove Religioni (CESNUR, Torino). Traduttore e/o curatore di opere di Edmund Burke, Charles Dickens, T.S. Eliot, Russell Kirk, J.R.R. Tolkien, Régine Pernoud, Gustave Thibon e del XIV Dalai Lama, è autore di libri, capitoli in libri, prefazioni, saggi e articoli su una vasta gamma di argomenti che riflettono i suoi interessi molteplici. È Senior Fellow del Russell Kirk Center for Cultural Renewal (Mecosta, Michigan), fa parte del Consiglio consultivo della European Federation for Freedom of Belief (Torino), è membro del Consiglio direttivo del Centro Studi Criminalità e Giustizia (Padova), nonché membro del Comitato editoriale della collana Sidera, pubblicata da Tralerighe Libri (Lucca). Nel dicembre 2022 la Universal Peace Federation lo ha insignito del titolo di Ambasciatore per la pace.
La Collana sidera.
Pubblicare libri e instant-book su tematiche di giustizia, diritti umani, mondo e attualità, senza filtri e rispettando la pluralità dei punti di vista e dei pensieri. Convinti che la conoscenza e il dialogo siano le uniche vie per la pace e per il rispetto delle diversità.
Centro Studi Criminalità e Giustizia ETS
top of page
SKU: ISBN 9788832874013
€ 20,00Prezzo
bottom of page