Nella società medievale il gioco ha un carattere elitario, una funzione pedagogica, un veicolo comunicativo e una sua propria funzione sociale. Gli adulti giocano, le veglie e le camerate fanno parte integrante del loro quotidiano, giocano le dame, i cavalieri, la nobiltà in toto si raduna nelle dimore di campagna o nei luoghi termali dove trascorre il tempo in una serie innumerevole di giochi. Tra gioco lecito e illecito si comincia a prendere visione quando il ludico scende nelle strade, nelle piazze e perfino sui sagrati delle chiese. Nel tredicesimo secolo furono soprattutto le autorità laiche da un lato e quelle ecclesiastiche dall’altro a raggiungere una riflessione consapevole sul gioco e a metterne in evidenza una preoccupante rilevanza negativa. Si cercò di dar vita a forme di disciplinamento, a stendere regole e proibizioni, a individuare luoghi idonei alla pratica ludica e a proibirne altri. Si arrivò persino a creare una figura di controllo, il Barattiere che avrebbe dovuto sorvegliare, denunciare e proibire giochi in luoghi illeciti. Giuristi e predicatori si mossero tuttavia all’interno di un dilemma: reprimere o concedere?
L'Autrice
Simonetta Simonetti è nata a Lucca nel centro storico. Si è laureata in Lingue e letterature straniere all’Università di Pisa, dopo le scuole superiori, ma la sua vera passione l’ha portata a laurearsi successivamente in Pedagogia, oggi Scienza della Formazione.
I suoi interessi sono molteplici e non hanno scale di merito, tutto quello che le interessa è ugualmente importante per lei: la storia di genere, la storia del gioco, la storia delle tradizioni e dei modi di vita. Uno sguardo a lungo raggio che si gira indietro, vi si sofferma, si lascia andare e a malincuore ritorna sul presente. Nel suo mondo non esiste il futuro, ma una personale visione della vita che la porta sempre a vivere l’attimo e non si lascia sedurre da futuri accadimenti. Ama fortemente tutto quello che ha un cuore, non ama gli oggetti, ma si trova a doverne subire l’invasione. Socia ordinaria della Società Italiana delle storiche, dell’Associazione Memoria di donne, Firenze e dell’Associazione Scritture di donne di Massa.
Tra le ultime pubblicazioni con Tralerighe libri editore: “Lo sport e le donne”, 2022; “Pastore «niente» buono. Don Aldo Mei. Ruota 3 marzo 1912 - Lucca 4 agosto 1944”, 2021; “Storia del lavoro femminile. La Manifattura Tabacchi di Lucca. Una fabbrica di pubblica utilità”, 2021; “In quel tempo bastava molto meno: Leila Farnocchia. Camaiore-Nozzano agosto 1944”, 2020; “Onore e sacrificio. Lucca, le donne, la Guerra del '15-'18. La vita giorno per giorno”, 2018; “Fame di guerra. La cucina del poco e del senza”, 2016.
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SKU: ISBN 9788832872613
€ 20,00Prezzo
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