Corredata da un ampio saggio introduttivo di Carla Sodini, questa antologia contiene una serie di racconti e articoli su Lucca redatti da giornalisti e scrittori provenienti da quella città e pubblicati su «Il Mondo», il settimanale diretto da Mario Pannunzio dal 1949 al 1966.
La raccolta contiene, quindi, scritti di Gino Cesaretti, Romeo Giovannini, Mario Agatoni (fratello di Giulio-Arrigo Benedetti), Arrigo Benedetti, Fabrizio Puccinelli e Mario Tobino che, sebbene nato a Viareggio, visse per molti anni a Lucca per motivi professionali in quanto medico presso l’ospedale psichiatrico di Maggiano. Anzi, Tobino fu tra i primi autori del gruppo “lucchese” che scrissero per il settimanale di Pannunzio avendo iniziato la sua collaborazione nel 1949 con un bel racconto intitolato La prigioniera.
La rassegna si chiude con un saggio di Mario Pannunzio dedicato a Giacomo Puccini (agosto 1937) e un breve ricordo del musicista composto da Alfredo Todisco.
L’antologia testimonia, innanzitutto, il numero considerevole di giornalisti lucchesi che, dopo un’esperienza più o meno lunga a fianco di Arrigo Benedetti soprattutto presso «L’Europeo», lavorarono per il settimanale di Pannunzio sino dai primi numeri. Sottolinea anche le capacità letterarie di questi autori che, sulle pagine del periodico, trovarono uno spazio importante alternando il loro ruolo di cronisti, opinionisti e corrispondenti a quello di narratori secondo una tradizione giornalistica già ben affermata a livello internazionale. Tradizione che, in Italia, aveva trovato un suo percorso preferenziale sino dagli anni di «Omnibus» di Leo Longanesi per poi affermarsi progressivamente attraverso il «Risorgimento Liberale» di Pannunzio, «L’Europeo» di Benedetti e «Il Mondo».
Quasi tutti i racconti pubblicati su questo settimanale testimoniano l’attenzione dedicata da Pannunzio e dai suoi collaboratori all’ambiente della provincia che, nell’immediato dopoguerra e successivamente, continuò a rappresentare uno spazio anche politico controverso trattenuto fra il conformismo di matrice tradizionalista e le sollecitazioni di nuovi orizzonti apertisi con l’avanzare dell’industrializzazione del paese e l’affermazione di nuove aspirazioni sociali. Autori come Tobino e Benedetti, con la loro “rivisitazione” della leggenda di Lucida Mansi, si confrontarono anche con la magia di una città che, da sempre, aveva trattenuto, all’interno delle proprie mura, i silenzi e le suggestioni di trascorsi inafferrabili se non attraverso la percezione delle leggende e del fantastico.
L'Autrice
Carla Sodini: già docente di Storia moderna e di Storia militare presso la scuola di Scienze Politiche “C. Alfieri” dell’Università di Firenze, si è interessate - in più occasioni - della propria città con studi relativi alle mura e alla storia della fortificazione in ambito internazionale e a quella sociale e culturale del ‘900 con particolari riferimenti alle vicende dell’emigrazione lucchese e alla tradizione giornalistica locale nei suoi riflessi sulla cultura della comunicazione a livello nazionale.
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SKU: ISBN 9788832873481
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