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L’emancipazione della donna passa anche attraverso la scoperta dello sport. Questo ha permesso a molte donne di diventare cittadine consapevoli di una propria autonomia pari a quella dell’uomo. Assieme al progredire dell’istruzione, all’accesso al lavoro al di fuori delle mura domestiche, all’avanzare delle misure prese a salvaguardia della salute, al superamento di limiti e ostacoli, quali la percezione della donna come “fattrice” o come reclusa in un ambito di “lavori donneschi”, lo sport è diventato spazio di libertà.
Eppure ancora nello sport, nella piena azione in ogni disciplina, non è ancora stata raggiunta - basti pensare al calcio - la completa parità.
Resistono per le figure femminili categorie come essere moglie, madre o figlia di qualcuno e l’immagine è ancora ritratta come nei tradizionali assi: nascita, matrimonio, morte.
Questo saggio ripercorre la storia dello sport femminile partendo proprio da una donna Giulia De Luca, allieva del maestro Aurelio Greco, che nel giugno del 1891 si esibì, appena sedicenne, a Palermo. Di lei dice con ammirazione il cronista della Tribuna illustrata: «L’unica schermitrice italiana che io abbia conosciuta, ha invece tutta la grazia e l’abbandono della donna; e quando le ho chiesto se la spada le avesse fatto dimenticare l’ago, ella ha risposto, con un sorriso pieno di orgoglio femmineo: gli abiti che indosso li cucio da me. Così dunque, ella, con la medesima delicatezza, mette i bottoni ai suoi abiti e le bottonate sul petto dell’avversario».

 

L'autrice

Simonetta Simonetti è nata a Lucca nel centro storico. Si è  laureata in Lingue e letterature straniere all’Università di Pisa, dopo le scuole superiori, ma la sua vera passione l’ha portata a laurearsi successivamente in Pedagogia, oggi Scienza della Formazione.
I suoi interessi sono molteplici e non hanno scale di merito, tutto quello che le interessa è ugualmente importante per lei: la  storia di genere, la storia del gioco, la storia delle tradizioni e dei modi di vita. Uno sguardo a lungo raggio che si gira indietro, vi ci sofferma, si lascia andare e a malincuore ritorna sul presente. Nel suo mondo non esiste il futuro, ma una personale visione della vita che la porta sempre a vivere l’attimo e non si lascia sedurre da futuri accadimenti. Ama fortemente tutto quello che ha un cuore, non ama gli oggetti, ma si trova a doverne subire l’invasione. Socia ordinaria della Società Italiana delle storiche, dell’Associazione Memoria di donne, Firenze e dell’Associazione Scritture di donne di Massa.
Tra le ultime pubblicazioni con Tralerighe libri editore: "Pastore «niente» buono. Don Aldo Mei. Ruota 3 marzo 1912 - Lucca 4 agosto 1944",  2021.
"Storia del lavoro femminile. La Manifattura Tabacchi di Lucca. Una fabbrica di pubblica utilità",  2021.
"In quel tempo bastava molto meno: Leila Farnocchia. Camaiore-Nozzano agosto 1944",  2020.
"Onore e sacrificio. Lucca, le donne, la Guerra del '15-'18. La vita giorno per giorno", 2018.
"Fame di guerra. La cucina del poco e del senza", 2016.

Lo sport e le donne

SKU: ISBN 9788832872163
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