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Il 4 marzo 1946 il Consiglio dei ministri degli affari esteri delle nazioni vincitrici del secondo conflitto mondiale, insediato al tavolo della pace a Parigi, decise di inviare in Venezia Giulia una Commissione interalleata per cercare di risolvere la “questione giuliana”.
Il compito era quello di definire una “giusta” linea etnica tra Italia e Jugoslavia. La commissione degli esperti inviata a Trieste era composta da: Jean Wolfrom (Francia), Vladimir S. Gerascechenko (URSS), Philip E. Mosley (USA) e C.H. Waldook (Granbretagna).
Con i quattro commissari sopracitati, erano stati nominati anche otto tecnici. Il viaggio si svolse nell’arco di 28 giorni, nel periodo dal 9 marzo al 5 aprile 1946. Furono visitate 5 grandi città e 27 città minori e villaggi. Il sottocomitato degli esperti economici si recò invece a Fiume, Monfalcone, Pulfero, Rovigno, Parenzo e Capodistria. La Commissione svolse 52 interviste con i rappresentanti delle organizzazioni e raccolse tre censimenti della popolazione per permettere di effettuarne le dovute valutazioni.
 
In questo saggio l’autrice attraverso i giornali di Pola «El Spin» e «Il Nostro Giornale», ricostruisce la vicenda come venne osservata da parte italiana. Inoltre è stata ricostruita, attraverso un impianto documentario-fotografico, la storia dell’influenza titina sulla commissione avvenuta a Dignano d’Istria situata a una decina di chilometri da Pola. Una cittadina che prima dell’esodo aveva il 92% della popolazione di origine italiana.
 
L'Autrice
L'autrice è nata a Torino nel 1973 da padre istriano. È laureata in Scienze della Comunicazione e dal 1999 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, elenco Pubblicisti. Nel 1997, inizialmente spinta dalla curiosità e dalla passione per la scrittura, ha sostituito Giannina Bacin nella redazione del “Notiziario Dignanese”, e da allora si è appassionata sempre più a tutto ciò che riguarda l’Istria, con particolare attenzione a quanto attiene Dignano d’Istria, paese natale del padre. Con l’associazione culturale “Famiglia Dignanese” ha collaborato alla realizzazione di diversi libri volti alla conservazione del patrimonio storico – culturale dell’Istria italiana.
Ha pubblicato il volume di carattere storico “Il Piave mormorò… La Grande Guerra” (2016) scritto a quattro mani con Giuseppe Dicuonzo, dando risalto alle vicende che videro la popolazione civile istriana e friulana sfollata nei barakenlager dell’Austria meridionale. È traduttrice in italiano di poesie in istrioto, lingua autoctona dell’Istria meridionale considerata dall’UNESCO a serio rischio di estinzione e inserita nel suo “Red Book of seriously endangered languages”.
È promotrice e curatrice di una mostra itinerante di vignette satiriche a carattere storico – politico che allestisce per celebrare il “Giorno del Ricordo”, giornata istituzionale celebrata il 10 febbraio di ogni anni. Nello stesso periodo tiene conferenze nelle scuole per sensibilizzare gli studenti alla solennità civile nazionale italiana sopra citata, istituita con la legge 30 marzo 2004 n.92, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
 

La Venezia Giulia nel secondo dopoguerra.

SKU: ISBN: 9788832871425
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