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«Quantomeno in Italia, la risposta all'analisi della zona grigia è stata una tendenza istantanea, e ancora prevalente nei media e nel linguaggio quotidiano, a mutilare il concetto della sua carica innovativa. […] Cancellati i suoi caratteri fondanti, alla zona grigia mediatizzata non sono rimasti che l'oscurità e l'incertezza dei confini, terreni ideali sia per gli psicologismi sia per le mentalità complottiste. Dalla precisione del concetto si è passati alla vaghezza della metafora». (A. Bravo)

 

In queste pagine viene presentata un’analisi storiografica della zona grigia come paradigma dell’Italia contemporanea. Possiamo definire la zona grigia come quell’area popolata dalla massa indistinta di coloro che non presero posizioni nette, che negli eventi della storia non scelsero per una parte o per l’altra. Il percorso di questo volume parte da I sommersi e i salvati di Primo Levi per inoltrarsi in una fitta foresta di contesti in cui si può tentare di individuare una zona grigia, attraverso slittamenti di significato e storpiature del concetto. Tra gli altri, vengono presi come oggetto di analisi i contesti della Resistenza, della politica del secondo dopoguerra, del terrorismo degli anni settanta, dell’immigrazione e della mafia.

 

L'autore

Laureato in Storia all’Università di Modena e Reggio Emilia con un master in Editoria all’Università di Pavia, da sempre appassionato di storia, soprattutto Moderna e Contemporanea, è responsabile dell’archivio storico di San Giacomo Roncole e ha collaborato come redattore con diverse case editrici. Ha curato l’edizione di volumi sull’archivio e pubblicato un saggio sull’editoria per bambini e ragazzi (2020). Questo è il suo primo saggio di carattere storiografico.

 

 

Il paradigma della zona grigia.

SKU: ISBN 9788832872187
€ 15,00Prezzo
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