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Dalla fine della Seconda guerra mondiale - se si eccettuano i nazisti, che tentarono di eliminare le prove del genocidio - un gruppo di presunti storici sostiene che lo sterminio degli ebrei non ha mai avuto luogo. Buona parte degli ebrei che morirono sono state vittime della guerra stessa e non di una persecuzione spietata condotta nei loro confronti. Quest’ultima è una bugia, servita, secondo il negazionista di turno, a: legittimare lo Stato d’Israele, visto come conseguenza diretta della Shoah; estorcere denaro alla Germania come riparazione per i danni materiali sofferti dagli ebrei in mano ai nazisti e via di questo passo. La diffusione di questa fandonia o truffa - parole che  compaiono nei testi negazionisti fin dal titolo - è da imputare, affermano autori come Faurisson, alle stesse vittime, gli ebrei, che diventano impostori.

Questo saggio fa luce sul negazionismo complottista in rapporto all’Olocausto ebraico.

 

L'Autore

Federico Gibellini è laureato in Storia presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Il negazionismo complottista e l'Olocausto

SKU: ISBN 9788832873665
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