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L'esperienza giornalistica di Arrigo Benedetti può essere letta come una tenace, continua riaffermazione del valore della stampa: "No cari amici, i giornali non sono come le scarpe. Possono finire al macero, ma qualche cosa di loro resterà". Così ad esempio egli si rivolgeva, in un magistrale editoriale del 1950 pubblicato dall'"Europeo", ai direttori dei quotidiani italiani. Questo forte monito ai colleghi direttori, spesso distratti rispetto ai doveri direttamente derivanti dal loro ruolo, può essere considerato anche come una sorta di manifesto del modo di fare giornalismo di Arrigo Benedetti: la stampa vissuta non come "merce" di consumo, ma come strumento di coloro che hanno ricevuto un mandato dalla pubblica opinione, quello di informare e di costruire una società migliore.

 

L'Autore

Alberto Marchi vive a Villa a Roggio, piccolo borgo in provincia di Lucca (LU). Avvocato, ha collaborato come corrispondente con La Nazione, Toscana Oggi e Metropoli e  con il portale internet Supereva, dove si è occupato di tematiche riguardanti la famiglia.
Nel 2010 ha pubblicato  il saggio "L’ostinazione laica, l’esperienza giornalistica di Arrigo Benedetti" (Prospettiva).
Ha curato, oltre alla post-fazione della nuova edizione di "Paura all'alba" (Consulta Libri e Progetti, 2012), la pubblicazione dell'antologia "Più giornalismo meno ideologia" (Nino Aragno Editore, 2013) e la sezione giornalismo e letteratura della rivista Kamen’ dedicata ad Arrigo Benedetti nel 2015.
È socio fondatore e vice presidente del Centro Europeo di Studi Arrigo  Benedetti.

(ebook) Arrigo Benedetti. L'ostinazione laica nell'esperienza giornalistica

SKU: ISBN: 9788899735913
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