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Questo saggio ripropone un percorso cinematografico, attraverso i maggiori film d’inchiesta diretti dai registi Francesco Rosi, Carlo Lizzani, Damiano Damiani, Giuseppe Ferrara e Marco Tullio Giordana. Grazie alle tecniche del cine-documentario, i registi indagano sui più oscuri misteri della storia repubblicana italiana. Da Mussolini ultimo atto (1974), interpretato da Rod Steiger, nel quale si vede un Duce stanco e senza più speranze per la rinascita dello Stato fascista, fino a Salvatore Giuliano (1962), sulla misteriosa morte del bandito siciliano, tra complotti e tradimenti. Ma anche film che hanno aiutato la magistratura ad aprire nuove finestre d’indagine come Il caso Mattei (1972), diretto da Francesco Rosi, in cui il regista apre una pista nuova: quella della manomissione del motore dell’aereo, che portava il presidente dell’Eni, di ritorno da un viaggio in Sicilia. Oppure Il Caso Moro (1986), diretto da Giuseppe Ferrara, e intrepretato da uno straordinario Gian Maria Volontè, che si immedesima così tanto nel ruolo, a tal punto da diventare Moro, con una tecnica ch’è dei migliori attori strasberghiani. E poi gli Anni di Piombo con Romanzo di una strage (2012), il primo film su Piazza Fontana, diretto da Marco Tullio Giordana, secondo cui le bombe piazzate all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura erano due, e non una.

 

L'autore

Francesco Scaringi, diplomato al liceo classico F. de Sanctis di Trani, successivamente si laurea in Letteratura musica e spettacolo e Scienze storiche alla Sapienza di Roma. Dopo aver pubblicato Fermezza o trattativa? La posizione del Msi-Dn durante il rapimento Moro, (Tralerighe libri, 2020), si avventura in un percorso storico cinematografico, attraverso lo studio e l’analisi dei maggiori registi del cinema d’inchiesta, pubblicando Verità è cinema d’inchiesta (Tralerighe libri, 2021). 

Verità e cinema d’inchiesta

SKU: ISBN: 9788832871548
€ 15,00Prezzo
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