top of page

Nelle attuali condizioni internazionali, con venti di guerra che spirano da ogni dove, parlare di pace, per conoscerla, apprezzarla e concretizzarla, diventa urgente. Conosciamo cos’è la guerra, sappiamo anche definirla, ma non sappiamo dare un significato autonomo della pace, qualificandola spesso semplicemente come “assenza di guerra”. Di conseguenza ogni ragionamento sulla pace presuppone il discorso sulla guerra, svuotando la pace della sua autonomia concettuale. Quello della pace come volersi bene è mito sviante, perché potrebbe bastare il “non odiarsi” per avvicinarsi ad essa. Il “voler bene” depotenzia storicamente e concettualmente la pace, perché il conflitto esiste, è sempre in agguato, è parte quotidiana delle relazioni umane e interstatali. È da questo che bisogna iniziare il discorso sulla pace, senza stereotipi devianti, “stando” nei conflitti, dunque affrontarli e risolverli. Generalizzando, il concetto di pace ha assunto due declinazioni: pace individuale, intesa come stato di benessere interiore, spirituale e psicologico, raggiunto dalla persona; pace sociale e politica, intesa come assenza di conflitto nella società e tra gli Stati. In realtà la pace racchiude più concetti, ognuno plasmato dal contesto storico-politico, dall’impianto ideologico, dalla struttura della società, dalla religione.  Già la ferocia di ogni guerra dovrebbe bastare per scegliere la pace, giacché tutti i conflitti armati sono il feudo della morte, il latifondo delle crudeltà.

 

L'Autore

Renzo Paternoster è nato il 15 maggio 1965 a Gravina in Puglia (Bari), dove risiede. Laureato in Scienze politiche, il suo ambito di ricerca è la Violenza politica. È nel comitato scientifico del “Centro Studi di Storia Contemporanea ‘Carlo Gabrielli Rosi’” (Lucca) e di “Filosofia e Politica. Rivista di studi filosofici, politici e sociali” (Roma); nella redazione di “Storia in Network” (Milano) e di “AlGraMà. Coltivatori di menti” (Altamura –Bari). Collabora con riviste scientifiche e di divulgazione. Ha ricevuto numerosi premi per le sue pubblicazioni. Tra i suoi lavori a stampa: Guerrocrazia. Storia e cultura della politica armata (Roma, 2014), La politica del Terrore. Il Terrorismo: storia, concetti, metodi (Roma, 2015). Con Tralerighe ha pubblicato La politica del male. Il nemico e le categorie politiche della violenza (2019), la Politica dell’esclusione. Deportazione e campi di concentramento (2020), Il vizio dello stupro. L’uso politico delle violenze sulle donne (2021), La banalità del bene. Dalla pena capitale agli stermini: la morte come progetto politico (2023).

Dalla guerra alla pace e non viceversa. Un ideario

SKU: ISBN 9788832873351
€ 20,00 Prezzo regolare
€ 19,00Prezzo scontato

sconti continuativi 5%

bottom of page